Processi
Lo studio legale internazionale Paolo Iorio ha una lunga e consolidata esperienza nella tutela dei diritti dei suoi clienti in ambito nazionale e internazionale.
Qui di seguito i numerosi casi di successo e le prestigiose collaborazioni.
Membro di una delegazione per incontri a livello accademico aventi oggetto tecnologie delle fonti energetiche rinnovabili, delle infrastrutture sostenibili e di economia circolare.
Nominato difensore da una famiglia del Nord Est dell’Italia, sconvolta dalla perdita del loro figlio deceduto in un in un grave incidente d’auto avvenuto in Australia.
Inizia un’azione legale internazionale in sede penale contro una società usa-irlandese responsabile di appropriazione indebita, truffa e associazione a delinquere ai danni di centinaia di singoli proprietari di
pannelli fotovoltaici.
Nominato consulente di una ONG in una causa di annullamento presso la Corte dell'Unione contro la
Commissione europea , che ha rinnovato per altri 5 anni un'autorizzazione concessa a un'azienda tedesca
produttrice di pesticidi pericolosi per le api e altri esseri viventi.
Una giovane ragazza australiana è stata vittima di un’aggressione sessuale durante l’estate del 2017 in Positano. In considerazione di un aiuto qualificato e della dovuta assistenza nella sua lingua, la vittima faceva ritorno anticipatamente nel suo paese. Nel corso del viaggio riferiva alla polizia londinese di ciò che le era occorso in Italia. Rientrata in Australia contattava lo studio che immediatamente depositava dopo aver ricevuto mandato professionale depositava querela all’autorità giudiziaria competente. Ciononostante il procuratore chiedeva l’archiviazione del caso sulla base delle dichiarazioni dell’accusato che negava le responsabilità. L’avv. Iorio ha depositato un’opposizione al Giudice, questi rigettava la richiesta di archiviazione e ordinava al procuratore di continuare le indagini al fine di perseguire il responsabile . Con sentenza del 4 giugno 2020, il Giudice ha emesso nei confronti del responsabile una sentenza di 1 anno e due mesi di reclusione.
A.T. cittadino italiano è stato accusato di una impropria violenza sessuale. Il caso si è chiuso con una sentenza con pena sospesa e il cittadino ha potuto far ritorno in Italia.
A.U. cittadino australiano residente in Zimbabwe fu inquisito dal citato paese del Commonwealth per riciclaggio per aver importato una somma rilevante, in violazione della legislazione australiana. Per tale motivo la Corte di Contea aveva posto sotto sequestro l’intera somma importata. Il titolare dello studio si è recato ne3l Queensland e, a seguito di una negoziazione, ha recuperando la metà dell’importo sequestrato con la definizione del procedimento.
Tutti gli occupanti del veicolo furono feriti e ricoverati in ospedale e uno di loro trovò la morte. L’avv. Iorio si è attivato per accertare gli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, ottenendo tutta la documentazione dal Tribunale competente, che aveva emesso sentenza di condanna, in contumacia, per omicidio colposo. Un appello contro la condanna è possibile in considerazione che l’imputata non aveva avuto conoscenza del procedimento.
Apertosi un processo penale in Francia per associazione di malfattori a carico di alcuni imprenditori italiani a seguito della trasmissione di informazioni tra l’autorità giudiziaria francese e italiana, si apriva altro procedimento dinnanzi all’autorità giudiziaria italiana. Il caso è ancora in corso nel quale la difesa contesta l’apertura di due procedimenti penali apertasi per gli stessi fatti.
C.V. é cittadino rumeno. La Romania emetteva un MAE contro C.V. che veniva immediatamente sottoposto ad arresto. Con ordinanza del 28/8/2017 la Corte di Appello di Roma ordinava la liberazione del prevenuto.
L.S. é un cittadino albanese. Nel 2013 veniva arrestato in Bulgaria in forza di mandato internazionale di arresto emesso in Italia a seguito di una condanna alla pena di anni 15 di reclusione emessa in sua contumacia. Dopo una lunga battaglia giudiziaria la condanna é stata revocata e il prevenuto é stato liberato. Per la stessa condanna il governo italiano chiedeva l’estradizione di suo cognato residente in Irlanda. Con sentenza del febbraio 2017 la Corte dello Sceriffo di Dublino rigettava la richiesta di estradizione italiana.
EFV cittadino columbiano era stato condannato in contumacia dall'A.G. italiana ed arrestato in Bogotà a seguito di richiesta di estradizione. Presentato richiesta di restituzione nel termine la Corte di Appello rigettava la richiesta. Proposto ricorso la Corte di Cassazione annullava il rifiuto della Corte di Appello che con ordinanza riapriva il procedimento. La condanna contro EFP veniva revocata e l’estradizione abbandonata mentre il ricorrente veniva immediatamente liberato.
Due cittadini italiani sono stati accusati di reati dall’Autorità Giudiziaria francese, per i quali erano stati giudicati in altro Stato. Ciononostante un MAE fu emesso contro gli stessi, mandato che fu rifiutato dall’autorità giudiziaria italiana. A seguito dell’eccezione sollevata dalla difesa ai sensi dell’art.54 del Trattato di Schengen, e dopo una lunga battaglia giudiziaria il procedimento é stato chiuso e i predetti sono stati prosciolti da ogni accusa.
Lo studio ha perseguito in Bielorussia pirati informatici responsabili di essersi introdotti in sistemi informativi protetti. Una richiesta di estradizione proveniente dall’Argentina è sospesa. Una società italiana vittima di truffa internazionale assistita dallo studio Iorio, ha depositato una denuncia all'autorità di Sofia.
Lo studio ha rappresentato in un procedimento internazionale gli interessi di una società belga contro un paese del nord africa, ottenendo la condanna di quest'ultimo. Il paese condannato ha proposto anche opposizione, ai sensi del Regolamento comunitario 44/2001, contro il riconoscimento in Italia della sentenza di condanna emessa dall'A.G. belga, ma l'opposizione è stata dichiarata inammissibile.
U.F. è un cittadino italiano residente in Columbia da 13 anni. Nel 2011 veniva arrestato per una sentenza di condanna di 25 anni di prigione emessa in Italia in sua contumacia per traffico internazionale di droga. Estradato in Italia si riusciva ad ottenere la revoca della sentenza di condanna e la ri-celebrazione del processo.
Lo studio ha rappresentato in un procedimento internazionale gli interessi di una società belga contro un paese del Nord Africa ottenendo la condanna di quest'ultimo.
R.F cittadino australiano veniva condannato in contumacia alla pena di anno 12 e 9 mesi di reclusione. Estradato in Italia dopo 3 rifiuti di riaprire il processo, la Corte di Cassazione ha revocato la esecutività della sentenza di condanna concedendo al prevenuto di interporre appello. La Corte di Appello di Roma con sentenza del 26 settembre 2013 ha annullato la condanna.